LA TINTILIA
Il Molise è la regione più giovane d’Italia, istituita nel 1963 dopo la scissione dall’Abruzzo, diventando così la ventesima regione d’Italia. Il territorio molisano è equamente ripartito, le zone di montagna rappresentano il 55,3% mentre quelle collinari il 44,7%. Il litorale molisano si estende lungo 35 Km di costa bassa, dalla foce del fiume Trigno a quella del torrente Saccione, in Puglia.
L’omogeneità della costa è interrotta dal promontorio sul quale sorge il borgo antico di Termoli circondato da alte mura fortificate che cadono a picco sul mare. Ed è proprio Termoli il centro balneare più rinomato della costa molisana grazie alla bellezza e all’ampiezza delle sue spiagge. Terra dalla vocazione agricola, la cucina tipica del Molise si basa sui prodotti della terra e della pastorizia, arricchendosi anche delle influenze delle vicine regioni. Sono moltissimi i piatti caratteristici, come i maccheroni alla chitarra, le pallotte cacio e uova, la pasta e fagioli, la polenta, l’agnello e i torcinelli arrostiti, formati da interiora di agnello e frattaglie. Sono di ottima qualità i vini locali, tra cui spicca la Tintilia, unico vitigno autoctono della regione.
Il Tintilia è da considerarsi il vitigno più intimamente legato alla storia ed alla tradizione della civiltà contadina del Molise. Arrivato in Molise nella seconda metà del 700 sotto la dominazione spagnola dei Borboni, il suo nome deriva appunto dall’etimo Tinto che in lingua iberica significa “rosso”. Questa nuova varietà si acclimatò così bene, grazie alle sue notevoli doti di adattamento (il Tintilia è un vitigno rustico che resiste bene al freddo, alle malattie ed all’attacco di muffe), da diffondersi sul territorio molisano tanto rapidamente che, alla fine dell’800, era senza dubbio la varietà maggiormente coltivata in tutto il territorio del Molise e considerata necessaria nelle zone regionali più interne, dove andava ad apportare maggiore corpo e colore ai vini con poco tono e debole struttura.
Il Tintilia è l’unico vitigno autoctono molisano la cui coltivazione è esclusiva della regione stessa. Produce uva a bacca nera. E’ un vitigno famoso per la sua scarsa produttività: gli acini infatti sono molto piccoli e spesso, in fase di maturazione, molti si distaccano dal grappolo. La sua scarsa resa è uno dei motivi principali per cui, negli anni ’60 in seguito alla bonifica del basso Molise, questo vitigno rischiò l’estinzione.
Furono sperimentate coltivazioni di altri vitigni con rese di gran lunga superiori e il Tintilia venne trascurato, ma una recente campagna di recupero l’ha salvato.